Era un musulmano radicalizzato di 38 anni, noto ai servizi d'intelligence, l'uomo ucciso sabato mattina all'aeroporto parigino di Orly dopo che aveva strappato il mitra a una soldatessa in servizio allo scalo ma abbattuto prima che riuscisse a utilizzare l'arma. L'indagine sull'assalto è stata affidata alla procura antiterrorismo di Parigi.
Intanto emergono altri particolari: secondo le prime informazioni raccolte dai media francesi, l'integralista (tra l'altro pregiudicato per traffico di stupefacenti), prima di recarsi allo scalo, aveva forzato un posto di blocco a Stains, nella banlieue nord di Parigi, intorno alle 7, e aveva sparato e ferito una poliziotta. Ha quindi rubato l'auto a una donna dopo averla minacciata e si è diretto all'aeroporto di Orly. Allo scalo, alle 8.30, ha strappato il mitra a una soldatessa che ha fatto resistenza. L'ha quindi gettata a terra e, a quel punto, altri due colleghi gli hanno sparato, uccidendolo, prima che riuscisse a utilizzare l'arma. L'assalitore di Orly ha gridato ai militari: "deponete le vostre armi, sono qui per morire per Allah, in ogni caso ci saranno dei morti", ma ad avere la peggio è stato lui. Lo ha riferito il procuratore di Parigi, Francois Molins, durante una conferenza stampa a Parigi.
Aeroporto di Parigi-Orly nel caos - EBU
RSI Info 18.03.2017, 11:56
Disagi per i viaggiatori
Lo scalo, dove stavano transitando 3'000 passeggeri in attesa di imbarcarsi, è stato evacuato e chiuso fino alle prime ore del pomeriggio, mentre l'unità antiterrorismo ha setacciato la zona alla ricerca di esplosivi. Nessun altra persona è rimasta ferita nella sparatoria. I voli sono stati deviati all'aeroporto Charles de Gaulle. Le autorità hanno chiesto di recarsi a Orly solo in caso di estrema necessità.
ATS/M. Ang.
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