''La gente mi ferma per strada e mi dice: arrestateli tutti. La cosa mi preoccupa molto, perché mi ricorda la voglia di forca e le monetine del '93". Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), ha parlato al quotidiano La Repubblica del clima da "Mani pulite" che si respira in Italia, dopo i recenti scandali romani.
"In un paese in crisi vedere chi ruba indigna ancora di più e quindi è difficile far ragionare la pancia delle persone", ha dichiarato Cantone, auspicando "cambiamenti radicali da parte della politica e dei cittadini''.
L'ennesimo terremoto politico-giudiziario è partito dalle indagini della magistratura di Roma che sta dimostrando i legami tra gli ambienti di estrema destra, la mafia e la politica per spartirsi appalti e finanziamenti pubblici. L'inchiesta "Mondo di mezzo" si è concretizzata in decine di arresti, tra cui l'ex terrorista dei NAR e componente della banda della Magliana, Massimo Carminati, e centinaia di indagati, compreso l'ex sindaco della capitale, Gianni Alemanno.
M.Ang./ANSA