Il Covid-19 non è scomparso. Nei 53 Stati di Europa e Asia centrale che l’Organizzazione Mondiale per la Sanità raggruppa sotto l’ufficio europeo, la percentuale di pazienti con malattie respiratorie risultati positivi al test per Sars-CoV-2 nelle reti delle cure primarie è aumentata di 5 volte nelle ultime 8 settimane.
Secondo quanto riferito su X da Hans Kluge, direttore dell’ufficio regionale dell’OMS per l’Europa, pure il numero di ricoveri ospedalieri nelle ultime 4 settimane nell’area è risultato del 51% più alto rispetto alle 4 settimane precedenti. Quanto ai morti riportati nelle ultime 4 settimane il dato “è del 32% più alto rispetto alle 4 settimane precedenti”.
“Non è allarmismo”
“Non è allarmismo” ma “il compito dell’OMS è quello di aiutare a proteggere la salute e il benessere attraverso consigli tempestivi a governi e cittadini. L’OMS Europa prende sul serio questo mandato”. ha precisato Kluge, sempre su X, spiegando che a preoccuparsi per il contagio con Sars-CoV-2, per il rischio di forme gravi, dovrebbero essere “le persone anziane o immunodepresse, le persone con più patologie pre-esistenti, le donne incinte, il personale sanitario che potrebbe essere facilmente esposto nei propri ambienti di lavoro”.
La Svizzera non fa eccezione
Raramente le persone si sottopongono a un test per capire se sono state infettate dal Covid-19. Gli scienziati e le autorità, però, continuano a misurare i tassi di infezione, ad esempio nelle acque reflue. Anche gli ospedali sono ancora tenuti a segnalare i casi alla Confederazione ed emerge che da tre mesi la diffusione del virus è tornata a crescere leggermente, come confermato da Tanja Stadler, presidente del Comitato consultivo scientifico svizzero Covid-19 e ricercatrice al Politecnico di Zurigo.
Attualmente il virus si modifica facilmente e può infettare nuovamente anche chi ha già avuto un’infezione. Ora esistono sotto varianti della variante Omicron, che sembrano rendere un po’ più facile l’infezione delle persone, ed è così che la malattia si diffonde in Svizzera, ma anche in altri paesi.
Ai microfoni di SRF, Tanja Stadler ha in ogni caso fornito rassicurazioni sull’immunità acquisita finora, che continua a garantire una buona protezione. Le raccomandazioni comportamentali sono sempre le stesse: rimanere a casa se si hanno sintomi o indossare una mascherina quando si esce.
I dati a disposizione del laboratorio del Comitato scientifico Covid-19 parlano chiaro: a inizio luglio i casi confermati erano 369, a fronte di 134 nello stesso periodo del 2023.
RG 09.00 del 20.07.2024: Covid in Svizzera
RSI Info 20.07.2024, 15:29
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