Il traffico mondiale aereo ha registrato nel mese di marzo il più grande calo della storia recente, registrando una flessione di oltre il 52% a marzo rispetto allo stesso periodo nel 2019, tornando così ai livelli del 2006.
Si va così vero un’ondata di licenziamenti nei mesi a venire poiché la crisi, stando ad alcuni esperti, potrebbe durare dai 2 ai 3 anni. British Airways ha già annunciato la soppressione di 12'000 impieghi, su un totale di 42'000, seguita dalla scandinava SAS e l’islandese Icelandair che hanno a loro volta annunciato, rispettivamente, 5'000 e 2'000 licenziamenti.
La situazione non migliorerà nemmeno nei prossimi mesi, a causa della recessione a livello globale come pure della paura di volare con il rischio di nuovi contagi da coronavirus: “A inizio anno le compagnie disponevano di riserve sufficienti per due mesi, ormai esaurite”, ha dichiarato Brian Pearce, responsabile finanziario dell’Associazione internazionale dei trasporti (IATA).
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