Le forze turche e le milizie curde dell'YPG attive nel nord della Siria avrebbero accettato di fermare le ostilità: lo ha dichiarato oggi, martedì, il colonnello John Thomas, portavoce del Centcom, il Comando militare degli USA in Medio Oriente.
“Abbiamo avuto rassicurazioni in questo senso”, ha spiegato, aggiungendo che le operazioni di entrambi si concentreranno sulla lotta allo Stato islamico. Si tratta tuttavia di un accordo di massima e di durata limitata, ha aggiunto, “speriamo che si consolidi”. Un portavoce di un gruppo combattente arabo-curdo delle Forze democratiche siriane (FDS) ha confermato la notizia.
Ankara ha però smentito con forza il cessate, tornando a chiedere il ritiro dei curdi oltre il fiume Eufrate. Le operazioni a nord del corso d'acqua da parte di Ankara contro le milizie curde dell’YPG sono iniziate la scorsa settimana. Da allora gli USA cercano di evitare scontri fra i due rivali, alleati entrambi di Washington nella lotta contro il sedicente califfato.
Il presidente statunitense Barack Obama incontrerà da parte sua domenica in Cina il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, a margine del G20, proprio per discutere del confitto nel paese arabo.
AFP/ANSA/ludoC