Nell’ambito di un’operazione antimafia in Sicilia, sono state arrestate trenta persone, fra cui 5 famigliari del boss latitante Matteo Messina Denaro. Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione e voto di scambio. Secondo gli inquirenti, la sorella del boss, finita anch’essa in carcere, era in contatto con il fratello e smistava i suoi ordini.
Il 51 enne Matteo Messina Denaro è uno dei latitanti più ricercati al mondo. Nato a Castelvetrano (Trapani) ha scalato la gerarchia di Cosa Nostra. La prima condanna per associazione mafiosa risale al 1989. Negli anni successivi ha fatto parte del cosiddetto “gruppo di fuoco” per organizzare attentati e costringere lo Stato italiano a venire a patti con la mafia, in cambio di un ammorbidimento di quest’ultima.
E’ implicato nell’attentato del 1992 a Palermo in cui mori i giudice Giovanni Falcone e nel sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo (sciolto nell'acido) per costringere il padre a ritrattare le sue dichiarazioni sulla strage di Capaci.
RedMM/mas