Donald Trump si fida dell'impegno di Pyongyang di sospendere i test missilistici che accompagnava l'invito del dittatore nordcoreano Kim Jong-un ad un incontro.
"La Corea del Nord non ha condotto un test missilistico dal 28 novembre 2017 e si è impegnata a non farne durante i nostri incontri. Credo che onoreranno questo impegno!", ha twittato sabato il presidente degli USA, dopo che venerdì la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, aveva raffreddato i toni sull'incontro tra i leader dei due paesi chiesto dal dittatore nordcoreano: "Non vi saranno colloqui fino a quando la Corea del Nord non farà seguire azioni alle parole".
Intanto Hillary Clinton lancia un monito: l'amministrazione Trump "non vede il pericolo diplomatico" delle discussioni che conta di aprire con la Corea del Nord sul disarmo nucleare. L'ex segretario di stato USA ed ex rivale di Trump alle presidenziali, dalle colonne del quotidiano olandese Algemeen Dagblad, rincara la dose: "Se vuoi discutere con Kim Jong-un delle sue armi nucleari hai bisogno di diplomatici di esperienza", di "persone che conoscano bene il dossier e sappiano decifrare i nordcoreani e il loro linguaggio", ha spiegato, denunciando il progressivo depauperamento del dipartimento di Stato: "non si può avere diplomazia senza diplomatici".
Di tutt'altri toni l'ex campione di basket Dennis Rodman, da sempre estimatore del leader nordcoreano e forse l'unico uomo al mondo ad aver incontrato i due. Ha manifestato la sua soddisfazione in un tweet: "Ben fatto, presidente Trump. Porga i miei saluti al maresciallo Kim Jong-un e alla sua famiglia. Lei è sulla strada per un incontro storico che nessun presidente americano ha mai fatto".
Ansa/px