Donald Trump ha confermato martedì sera l’uscita definitiva degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare con l’Iran. L’inquilino della Casa Bianca ha ricordato nel suo discorso che, a suo avviso, “il regime di Teheran finanzia il terrore” e ha imprigionato, picchiato e ucciso cittadini statunitensi.
Trump ha poi rimarcato che l’accordo siglato nel 2015 sotto l’amministrazione di Barack Obama avrebbe dovuto “proteggere gli americani e i loro alleati, ma ha invece permesso solo all’Iran di continuare ad accumulare uranio” e non certo a scopi pacifici. Il 45° presidente degli Stati Uniti si è detto convinto che i meccanismi dell’accordo sono tali da non permettere d’impedire agli iraniani di prendere in giro il mondo intero e che si tratta dunque di un’intesa che serve unicamente alla sopravvivenza di un regime ostile, che ha continuato a sostenere il terrorismo su scala globale.
È per questo che Washington ristabilirà le sanzioni contro l’Iran, che potrebbero inoltre colpire anche altre nazioni che costituiscono una minaccia per gli americani. Del resto, ha rincarato, se la sua amministrazione mantenesse l’accordo attuale, “lacunoso fin nella sua essenza”, ci sarebbe stata presto una “corsa agli armamenti nucleari” in Medio Oriente.
Il presidente americano ha però detto di esser pronto a “negoziare un altro accordo con gli iraniani non appena Teheran mostrerà l’intenzione di trattare” in materia, rammentando poi che l'America "non sarà ostaggio del ricatto nucleare dell'Iran" e di un "accordo disastroso, imbarazzante e che non avrebbe mai dovuto essere siglato". Nella tarda serata di martedì, infine, un dispaccio della Casa Bianca ha confermato che Trump e Macron "hanno riaffermato il loro comune impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente.
Le reazioni del mondo alla decisione di Washington
Intanto l'unico ad accogliere la notizia con entusiasmo è il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che si è "felicitato per tale decisione", mentre Francia, Germania e Regno Unito hanno invece espresso il loro rammarico per la decisione americana; in particolare il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che Parigi “lavorerà con Berlino e Londra nell’ottica di un accordo ancor più ampio, che riguardi le attività nucleari, il programma balistico e la stabilità in Medio Oriente. Federica Mogherini, a capo della diplomazia dell’Unione europea, ha detto dal canto suo di “aspettarsi che il resto della comunità internazionale continui a implementare” quanto definito con Teheran, a prescindere dall’annuncio del presidente statunitense.
Evidentemente non si è fatta attendere la reazione di Teheran. La televisione nazionale ha dichiarato che l’uscita di Washington dall’intesa dichiarata dal presidente Trump è “un atto illegale, illegittimo e che mina accordi internazionali”.
Reuters/AFP/EnCa