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Trump, "il recupero si complica"

Intervista al giornalista e analista statunitense Andrew Spannaus sulla questione fiscale: "Aveva già fatto male a Romney, che pagava pochissime tasse"

  • 28 settembre 2020, 14:56
  • 22 novembre, 18:28
03:22

RG 12.30 del 28.09.2020 - L'intervista di Monica Fornasier a Andrew Spannaus

RSI Info 28.09.2020, 14:52

  • RG-Fornasier/dielle
Di: RG-Fornasier/dielle 

Andrew Spannaus, il New York Times ha pubblicato le cifre relative alle tasse pagate dal presidente americano Trump e dalle sue imprese. Risulta che nel 2016 -suo primo anno alla Casa Bianca- ha pagato soltanto 750 dollari, mentre in 10 dei quindici anni precedenti non ha dovuto pagare nulla. Trump ha contestato le rivelazioni del NYT. Ma prendendole per buone: Trump ha sempre dato di sé un’immagine di successo, sfruttandola anche a livello politico. Come si conciliano quindi questi due aspetti?

“Trump è un imprenditore un po’ atipico, questo lo sappiamo, e lui si presenta come uomo di grande successo. In questo caso ha però sfruttato le leggi, lui direbbe che ‘sarebbe stupido pagare più tasse del dovuto’. Certo però che quando si vede che ha perso tantissimi soldi e che ci sono dei debiti in scadenza a breve, questo rovina la sua immagine, presentandolo come meno ricco e meno di successo di quel che si credeva, e questo gli darà molto fastidio.”

Sappiamo che Trump ha ingaggiato una battaglia legale per evitare che i dati sulle sue tasse fossero divulgati. E di fatto è il primo presidente dagli anni '70 a non pubblicarli. Se non ha nulla da nascondere a questo punto perché non essere completamente trasparente?

“Trump ovviamente non vuole far vedere che non ha pagato le tasse per molti anni. È infatti un tema forte politicamente che ha fatto ad esempio molto male a Mitt Romney otto anni fa, quando è emerso che guadagnava centinaia di milioni ma pagava meno di una persona normale. Trump addirittura non ha pagato nulla per molti anni e questo può risultare significativo per la campagna, una batosta che frena le sue possibilità di recupero su Joe Biden.”

Secondo lei queste rivelazioni del NYT sono quindi in grado di spostare voti, di svantaggiarlo nella sua corsa alla rielezione?

“Le opinioni su Donald Trump sono abbastanza fissate ormai e gli indecisi sono pochi rispetto al passato, però sicuramente tra gli indipendenti e gli ultimi indecisi di sicuro non aiuta.”

Più in generale, questi dati che sono emersi che cosa ci dicono del sistema fiscale americano?

“In America le tasse sono relativamente basse rispetto a buona parte dei paesi europei, e ci sono molti ricchi che non pagano le tasse grazie alle norme sul mondo finanziario di Wall Street, dall’altra parte anche i poveri non pagano le imposte se hanno poco reddito. Sicuramente ad essere risentita del fatto che i ricchi paghino troppo poco è la classe media, però c’è anche una narrazione sbagliata, ovvero che lo Stato per investire deve andare a togliere i soldi a qualcuno, in realtà gli eventi degli ultimi mesi dimostrano che le banche centrali e gli Stati possono fare grandi investimenti per l’economia senza andare a toglierli a qualcuno.”

Le rivelazioni escono a un mese dalle elezioni e con il primo dibattito televisivo alle porte…

“Trump spera di poter recuperar molto con il dibattito di domani, contando sul fatto che Biden – nella sua opinione – farà un casino e si dimostrerà incapace, però se Biden sopravvivrà al dibattito senza grosse gaffe, allora diventerà ancora più difficile per Trump.”

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