“Il divieto di operare negli Stati Uniti finirà per danneggiare imprese e consumatori frenando gli sforzi per sviluppare il 5G”: è la replica di Huawei all'iscrizione sua e di 70 affiliate nella “Entity List”, la lista nera del commercio statunitense.
"Limitare Huawei non renderà gli USA più sicuri o più forti, ma servirà solo a limitare il paese all’uso di alternative inferiori, ma più costose, accumulando nella distribuzione del 5G", oltre a creare "altre gravi questioni legali", si legge ancora in un comunicato.
La nota è stata diramata giovedì dalla compagnia cinese di telecomunicazioni, all’indomani della decisione del presidente statunitense Donald Trump di firmare un decreto per dichiarare l'emergenza nazionale per le minacce contro le tecnologie americane, e vietare alle compagnie a stelle e strisce l'uso di equipaggiamenti per le telecomunicazioni prodotti da aziende che rappresentano un rischio per la sicurezza del paese.
RG 07.00 del 16.05.2019: la corrispondenza di Emiliano Bos
RSI Info 16.05.2019, 08:55
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L'iscrizione nella Entity List del Bureau of Industry and Security (BIS) comporta che le società americane avranno bisogno di un'apposita licenza per vendere o trasferire tecnologia alla compagnia di Shenzhen. Tra le società americane fornitrici del gruppo cinese ci sono Intel, Qualcomm, Micron, Seagate, Western Digital e Broadcom.