Si sono dati un nuovo appuntamento per domenica a mezzogiorno i leader europei per cercare di sbrogliare i nodi che ancora li dividono da un'intesa sul Recovery Fund e sul bilancio 2021-2027. Volume dei sussidi, governance del Fondo per il rilancio economico e condizionalità sullo stato di diritto sono le tre spine che ancora tormentano la discussione, al termine di un'estenuante maratona negoziale di due giorni.
La decisione di convocare una nuova riunione lascia tuttavia sperare che le cose stiano davvero muovendosi "nella giusta direzione", come affermato dal cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, e le posizioni si stiano avvicinando. Più scettica Angela Merkel. La cancelliera tedesca ritiene possibile che non si arrivi a un accordo nelle prossime ore: "C'è molta buona volontà ma anche molte posizioni diverse, farò ogni sforzo, ma è ancora possibile che oggi non si possano ottenere risultati".
Alla cena di lavoro, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel non ha messo sul tavolo una nuova proposta complessiva come ci si aspettava, ma ne ha introdotto i principali elementi, per testare le reazioni, rimandando il momento della sua presentazione. Il dibattito è poi proseguito sulla condizionalità sullo stato di diritto, con l'atmosfera in sala che è tornata a scaldarsi, così come era avvenuto alcune ore prima con il confronto di Giuseppe Conte e dello spagnolo Pedro Sanchez da un lato ed i Frugali che spingono per ridurre i trasferimenti a fondo perduto - in particolare l'olandese Mark Rutte sulla governance - dall'altro.
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