Potrebbe finalmente profilarsi un'intesa, dopo ben 4 giorni e 3 notti di maratona negoziale, fra i capi di Stato e di Governo riuniti a Bruxelles per concordare le misure destinate alla ripresa dell'economia UE dopo la crisi del coronavirus.
I lavori, finora, sono stati fortemente condizionati dal gruppo dei Paesi cosiddetti "frugali": Olanda, Austria, Danimarca, Svezia e Finlandia, con le loro posizioni più rigide in materia di equilibrio budgetario. Ora però, stando a quanto riferito da varie fonti diplomatiche, il clima delle discussioni sembra divenuto più incoraggiante. A sbloccare la situazione, con ogni probabilità, è stata l'ultima proposta formulata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Sulla base di tale proposta il bilancio dell'Unione per il periodo 2021-2017 rimarrebbe attestato a 1'074 miliardi di euro di impegni. Aumenterebbero tuttavia i "rebate" (ossia le restituzioni di parte dei fondi versati al bilancio comunitario) per Danimarca, Germania, Olanda, Austria e Svezia. Rivista al ribasso è stata quindi la portata delle sovvenzioni nel piano di rilancio: 390 miliardi di euro, a fronte dei 500 che erano stati previsti in prima battuta.
Intorno a queste cifre proseguono ora le discussioni fra i leader europei. E nella notte, forse, si arriverà ad una svolta. "Le ultime tappe sono sempre le più difficili (...) ma sono convinto che un'intesa sia possibile", ha intanto dichiarato il presidente del Consiglio europeo.
Red.MM/ARi