UE, negoziati in salita

La strada verso l'avvio dei negoziati di adesione all'Unione Europea per Albania e Macedonia del Nord resta in salita.

I ministri degli affari europei dei 28, riuniti martedì a Lussemburgo, hanno rimandato la decisione a data da destinarsi, essenzialmente per il rifiuto della Francia che vuole ridiscutere i criteri che permettono l'entrata nell'UE. La questione finisce ora anche sul tavolo dei capi di Stato e di Governo, nel vertice di mercoledì la cui agenda si annuncia già molto piena.

Una situazione frustrante, specialmente per Skopje che sperava di essere premiata per avere risolto le dispute con la Grecia intorno al nome. Ma l'esperienza degli ultimi anni, sostengono a bassa voce i diplomatici di Parigi appoggiati in parte dagli olandesi, insegna che bisogna andarci piano e che è necessario premiare i risultati dei paesi candidati, non solo gli sforzi.

Il rischio ora è di frustrare Albania e Macedonia del Nord corteggiate anche da Cina, Russia e Turchia. Inoltre, a molti non va giù l'intransigenza di una Francia che, con la partenza degli inglesi, già si sente padrona d’Europa.