All’imbrunire, molte strade del centro storico e dell’Oltrarno sono buie e disabitate, pochissime luci alle finestre. A gennaio, febbraio e marzo, freddi e piovosi, le 15mila abitazioni in affitto ai turisti - oltre la metà del totale a Firenze - sono pressoché vuote. Le piazze, illuminate dai dehor, desolate. Interi quartieri senza più anima, sacrificati al redditizio mercato degli affitti brevi, a beneficio di poche, grandi, agenzie che gestiscono quasi la totalità degli appartamenti. È un campanello d’allarme, sembra un punto di non ritorno.
Firenze sta diventando un simbolo delle conseguenze del dilagare degli affitti brevi. Molte città in Europa rischiano di avere lo stesso destino, rapido e impressionante. Le piattaforme di prenotazione online hanno reso il settore efficientissimo e redditizio.
L’esplosione a livello di massa ne rende molto difficile il controllo. Ovunque, si stanno tentando contromisure, divieti zonali e limitazioni temporali per i locatori informali, ma c’è anche molto sommerso, difficile da scovare.
Il problema sta ridisegnando le città, servirebbero strategie nazionali per preservare il tessuto sociale in tutte le città europee, e non solo in capo alle amministrazioni cittadine come accade oggi, ma stentano a manifestarsi.
Tutti pazzi per i b&b
Patti chiari 28.02.2025, 20:40
Lugano addio
Patti chiari 07.03.2025, 20:45