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USA-Iran, cresce la tensione

Attacchi alle petroliere nel Golfo di Oman: Mike Pompeo punta il dito contro Teheran che respinge le accuse

  • 14 giugno 2019, 08:34
  • Ieri, 21:56
01:04

Notiziario 09.00 del 14.06.19

RSI Info 14.06.2019, 11:11

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Dietro agli attacchi avvenuti giovedì nel Golfo di Oman ai danni di due petroliere c'è l'Iran. È la tesi avanzata dagli Stati Uniti per bocca del segretario di Stato, Mike Pompeo, che ha commentato un video nel quale si vede una piccola imbarcazione avvicinarsi allo scafo di una petroliera per rimuovere una mina inesplosa. Secondo Washington gli uomini a bordo sono guardiani della rivoluzione iraniani.

Pompeo promette che la risposta sarà "economica", ma poco dopo fonti dell'amministrazione USA precisano che "tutte le opzioni sono sul tavolo, inclusa quella militare".

Una delle immagini diffuse dagli USA mostra il risultato di un'esplosione e la sospetta mina

Una delle immagini diffuse dagli USA mostra il risultato di un'esplosione e la sospetta mina

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Teheran, dal canto suo, ha respinto "categoricamente" le accuse tramite la sua missione all'ONU. Una delle due navi, secondo la compagnia che l'ha noleggiata, "sarebbe stata colpita da un siluro". Una coincidenza che il ministro degli esteri della Repubblica islamica, Mohammad Javad Zarif, ha definito "sospetta", denunciando un tentativo di sabotaggio.

Intanto dalla diplomazia di Pechino arriva un invito alla calma e al dialogo: "Nessuno vuole vedere la guerra nel Golfo". Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato stamani il suo omologo iraniano Hassan Rohani, a margine del 19/mo vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) a Bishkek, in Kirghizistan. Un faccia a faccia che giunge nel pieno delle fortissime tensioni tra Iran e USA. Oggi Rohani incontrerà anche il presidente russo Vladimir Putin, pure lui al summit, nel quadro dei colloqui con i restanti Paesi firmatari dell'accordo sul nucleare del 2015, che mirano a salvarlo dopo il ritiro americano.

Nel frattempo la società petrolifera saudita Aramco ha innalzato l'allerta alle sue strutture e ai suoi porti. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya, di proprietà saudita.

La serie di esplosioni che ha colpito le due petroliere, a meno di 30 miglia dalla costa iraniana, è avvenuta mentre il primo ministro giapponese Shinzo Abe sedeva a Teheran, di fronte alla guida suprema Ali Khamenei, per convincerlo a trattare con Donald Trump sul nucleare.

ATS/eb

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