La Camera statunitense ha approvato la stretta sulle armi. Il provvedimento, già accettato dal Senato, arriva ora sulla scrivania del presidente Usa Joe Biden per la firma.
L'approvazione della Camera è arrivata con 234 voti a favore e 193 contrari. Il provvedimento prevede controlli più stringenti ed è il primo in 30 anni sulle armi a essere approvato in Congresso. Il via libera arriva a un mese dalla strage alla scuola elementare di Uvalde.
Il disegno di legge, che prevede restrizioni all'accesso alle armi da fuoco e miliardi di dollari di finanziamenti per la salute mentale e la sicurezza scolastica, è molto al di sotto delle misure richieste dal presidente Joe Biden. Si tratta comunque di una prima in decenni e di un passo avanti per i sostenitori del controllo delle armi da fuoco.
La sentenza della Corte Suprema
La notizia giunge qualche ora dopo che la Corte Suprema ha bocciato (sei contro tre) una norma in vigore nello Stato di New York dal 1913 che permette il porto d’armi in pubblico solo a chi ha ottenuto un’apposita licenza. Il Secondo emendamento, ha giustificato la Corte nell’opinione di maggioranza, tutela il diritto di qualunque cittadino di portare in pubblico armi per l’autodifesa anche se privo di una licenza.
La NRA, l’influente lobby delle armi, ha esultato e su Twitter ha parlato di vittoria. Al contrario, il presidente Joe Biden si è detto profondamente deluso, mentre la governatrice di New York, Kathy Hochul, ha definito vergognosa la decisione della massima istanza giudiziaria del paese.
RG 07.00 del 24.6.2022 Il servizio di Andrea Vosti
RSI Info 24.06.2022, 08:09
Contenuto audio