Il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi è arrivato a Mosca per colloqui su un possibile piano di pace per l'Ucraina. Wang Yi si è recato in Russia, secondo il quotidiano russo Kommersant, avendo come "scopo principale del viaggio un incremento dell'importanza del ruolo di Pechino" nella questione ucraina.
Il giornale aggiunge che i colloqui sono "disegnati per accelerare la risoluzione della crisi, che comporta costi crescenti per Pechino nei rapporti con l'Occidente", mentre sullo sfondo restano le accuse occidentali sul fatto che la Cina possa fornire assistenza militare alla Russia.
I cinesi, infatti, hanno respinto quelle che ha definito "false" affermazioni degli Stati Uniti, secondo cui Pechino starebbe pensando di armare la Russia nella sua guerra contro l'Ucraina. "Non accettiamo che gli Stati Uniti puntino il dito sulle relazioni tra Cina e Russia, né tanto meno che esercitino coercizione e pressione", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Wang Wenbin, accusando Washington di "diffondere false informazioni".
Occidentali avvisano a Pechino sulla "linea rossa"
Già domenica l'ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield aveva affermato che la Cina passerebbe una "linea rossa" se decidesse di fornire aiuti militari letali alla Russia per la sua invasione dell'Ucraina. Gli ha fatto eco lunedì il capo della diplomazia UE, Josep Borrell, il quale ha confermato che pure per Bruxelles la consegna di armi alla Russia dai cinesi sarebbe una "linea rossa".
Quest'ultimo ha dichiarato alla stampa di "aver parlato con Wang Yi; ho espresso la nostra forte preoccupazione che Pechino fornisca armi alla Russia. Ho chiesto che il Governo cinese non assista la Russia e gli ho detto che sarebbe una "linea rossa" per le nostre relazioni: Wang Yi mi ha risposto che la Cina non lo farà, ma dobbiamo restare vigili".
Scontro tra USA e Cina
Telegiornale 19.02.2023, 13:30