L’Ucraina ha ricevuto i primi F-16, gli agognati caccia di fabbricazione americana che potrebbero fare la differenza nel respingere l’avanzata delle forze russe.
Nel corso di una cerimonia tenutasi in una località segreta, Volodymyr Zelensky non ha nascosto la soddisfazione, facendosi riprendere davanti a due apparecchi e confermando - dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi - l’arrivo di un primo gruppo. Poi ha ricordato le “centinaia di incontri e negoziati” tenuti con gli alleati per ottenere questi aerei: “Ci avevano detto che sarebbe stato impossibile” ma “adesso ciò che era impossibile è diventato realtà”.
Il presidente ucraino ha però aggiunto che il numero di caccia è ancora “insufficiente”, considerata la squadra di piloti già addestrati e la difficile situazione sul campo di battaglia. Ha quindi evocato l’ipotesi di un incontro nel formato Consiglio Ucraina-NATO per discutere la creazione di una coalizione di Paesi che aiutino ad intercettare i missili sull’Ucraina.
Per i piloti ucraini la prima prova sul campo potrebbe arrivare molto presto. L’aeronautica ucraina, citata dal giornale Ukrainska Pravda, ha reso noto domenica sera che “è stato registrato un movimento di droni d’attacco nemici dalla regione di Sumy”. La stessa fonte ha pure segnalato un aereo senza pilota nella parte meridionale dell’Oblast di Sumy, diretto verso la regione di Poltava.
Intanto, sul fronte diplomatico, il Mali ha rotto le relazioni diplomatiche con l’Ucraina. La decisione segue le affermazioni dei giorni scorsi di un funzionario ucraino secondo cui vi è stato un ruolo diretto dei servizi segreti di Kiev nell’aiutare i ribelli tuareg che combattono contro il regime di Bamako, filorusso e sostenuto dai mercenari di Wagner.
Il 29 luglio scorso il Kiev Post ha pubblicato una foto esclusiva di ribelli tuareg con una bandiera ucraina, dopo avere sconfitto e fatto prigionieri alcuni miliziani della Wagner, che sarebbero anche stati offerti al governo ucraino come merce di scambio per ottenere in cambio la liberazione di prigionieri ucraini.