Le truppe ucraine non riescono a contenere l’avanzata di quelle russe, che si avvicinano sempre più alle città “chiave” del fronte orientale nell’ormai terza Pasqua di guerra. Dopo 26 mesi di aspri combattimenti la situazione è ulteriormente peggiorata per Kiev nelle ultime settimane, in particolare intorno alla città di Chasiv Yar, mentre gli aiuti militari statunitensi, cruciali per impedire il dilagare dei soldati di Mosca, si fanno ancora attendere.
Kostiantynivka è una delle numerose città chiave in mano ucraina, nella regione industrializzata di Donetsk, che potrebbe diventare il prossimo obiettivo di Mosca se Chasiv Yar dovesse cadere, spiegano gli analisti. Sabato mattina i colpi di cannone hanno fatto da sottofondo alle celebrazioni della Pasqua ortodossa, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio da Kiev, ha esortato gli ucraini a unirsi in preghiera per i soldati in prima linea, dicendo che Dio ha “la bandiera ucraina sulla sua spalla”.
Intanto le forze russe stanno avanzando anche da sud, dopo aver espugnato il villaggio di Ocheretyne, ha dichiarato domenica il ministero della Difesa russo. L’Ucraina non ha ancora commentato la rivendicazione, ma il governatore Vadym Filashkin ha dichiarato attraverso Telegram che almeno due persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, dopo che gli insediamenti della regione sono stati bombardati 19 volte.
Gli inviati della Reuters hanno seguito la 93ª Brigata meccanizzata ucraina, la cui ubicazione non è evidentemente possibile rivelare, e ha constatato che le forze ucraine si sono assottigliate e si trovano in inferiorità di armi, di fronte a un nemico meglio equipaggiato, mentre Kiev si vede costretta a rivedere il suo programma di mobilitazione.
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