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Ucraina, la guerra si misura in gigawatt

L'energia è sempre al centro della strategia di Mosca contro i Paesi occidentali ai quali Kiev offre la sua elettricità. Pronte le navi cariche di grano

  • 28 luglio 2022, 09:10
  • 20 novembre, 15:24
Il gasdotto Nord Stream, qui in territorio tedesco, è al centro di tensioni tra Mosca e l'Occidente

Il gasdotto Nord Stream, qui in territorio tedesco, è al centro di tensioni tra Mosca e l'Occidente

  • Keystone
Di: AFP/ATS/EnCa 

Oltre ai combattimenti al fronte, la guerra in Ucraina si è estesa pure al settore energetico, insieme a quello alimentare. Mosca ha reso noto di avere ancora difficoltà legate alla manutenzione per il gasdotto Nord Stream che le impediscono di fornire più gas all'Europa. In pratica, nel contesto dello stallo energetico tra Mosca e l'Occidente dall'inizio del conflitto, mercoledì l'arrivo di gas dalla Russia in Germania è stato di circa 14,4 gigawattora (GWh), contro i quasi 29 GWh di media di questi ultimi giorni, ha stigmatizzato l'operatore Gascade, che gestisce la rete sul territorio tedesco.

La fornitura alla Germania - particolarmente dipendente dal gas russo - ma anche ad altri Stati europei era già stata ridotta al 40% della norma a metà giugno, prima di una chiusura completa per una manutenzione annuale tra l'11 e il 21 luglio. E lunedì Gazprom ha dichiarato che dimezzerà ulteriormente le sue consegne giornaliere tramite Nord Stream, citando un'operazione di manutenzione su una turbina.

A sostegno dell'Europa c'è però da segnalare l'intervento dell'Ucraina. Giovedì notte il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato infatti che il suo Paese intende aumentare le esportazioni d'elettricità verso l'Unione europea per "resistere alla pressione eneregetica di Mosca". "Aumenteremo le nostre esportazioni di elettricità ai consumatori nell'Unione europea", ha affermato Zelensky nel suo discorso video quotidiano.

Queste dichiarazioni arrivano il giorno dopo un accordo tra i Paesi membri dell'Unione Europea per ridurre i loro consumi di gas in modo coordinato e aiutare così la Germania dopo un drastico calo delle consegne russe. Kiev e gli europei accusano Mosca di usare il gas come arma economica e politica. “Nonostante la guerra, abbiamo assicurato l'integrazione a tempo di record delle reti ucraine nel sistema europeo”, ha spiegato il presidente ucraino.

Pronto il corridoio nel Mar Nero per il trasporto dei cereali

Intanto mercoledì i tre porti ucraini designati per le esportazioni di cereali hanno ripreso a funzionare. Il Governo di Kiev prevede che le prime spedizioni potranno lasciare "già questa settimana" i porti del Mar Nero dove sono rimaste ferme dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio. Il loro stop è una causa dell'impennata dei prezzi alimentari in tutto il mondo.

Sempre in applicazione degli accordi siglati (per una durata di quattro mesi) il 22 luglio a Istanbul, è stato ufficialmente inaugurato nella metropoli turca il Joint Coordination Center destinato al controllo del trasporto attraverso il Mar Nero dei cereali provenienti dall'Ucraina. Kiev e Mosca hanno concordato a Istanbul, tramite la mediazione della Turchia e sotto l'egida dell'ONU, di consentire la consegna all'estero di circa 25 milioni di tonnellate di grano bloccato nei porti ucraini.

Sui campi di battaglia nell'Ucraina orientale, il bacino minerario del Donbass è stato teatro di intensi combattimenti. I giornalisti dell'AFP presenti a Bakhmut, città sotto il controllo ucraino, hanno sentito sporadici colpi di artiglieria e hanno visto una casa colpita da un proiettile russo. "Ero nella stalla e stavo per uscire. Ho sentito un fischio e non ricordo nulla. Il colpo è esploso e sono stato spinto lontano" dall'esplosione, ha raccontato all'AFP Roman, contadino di 51 anni.

I militari del Cremlino hanno pure lanciato giovedì dal territorio bielorusso nove missili sull'Oblast di Chernihiv. Al momento non vi sono dettagli in merito a eventuali vittime o feriti nella zona. Dalla Russia sono invece stati scagliati razzi che hanno colpito Kharkiv e Chuhuiv e, sempre nelle prime ore di giovedì, le truppe russe hanno colpito la regione di Kiev. Secondo il governatore dell'Oblast di Kiev, Oleksiy Kuleba, a esser stata colpita è un'infrastruttura nel distretto Vyshorodsky, a nord della capitale.

Nel contempo, i soldati di Mosca hanno preso il controllo della seconda centrale elettrica più grande dell'Ucraina. Lo ha confermato il Governo di Kiev, dopo l'annuncio di Mosca. Le truppe filorusse "hanno ottenuto un piccolo vantaggio tattico: hanno conquistato" la centrale a carbone di Vuhlehirsk, ha detto il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych in un'intervista.

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Telegiornale 27.07.2022, 22:00

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