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Offensiva ucraina nel "giorno del grano"

L'esercito di Kiev bombarda le postazioni russe nella regione di Kherson mentre si attende l'avvio dei corridoi navali per il trasporto dei cereali

  • 27 luglio 2022, 12:30
  • 20 novembre, 15:25
Quel che resta di un villaggio turistico e del suo parco giochi dopo i bombardamenti russi

Quel che resta di un villaggio turistico e del suo parco giochi dopo i bombardamenti russi

  • Keystone
Di: AFP/AP/EnCa 

Il 154° giorno dall’invasione russa dell’Ucraina è iniziato con l’esercito di Kiev che ha continuato la sua controffensiva nell’Oblast di Kherson, nel sud del Paese. Con l’arrivo di quantità crescenti di armi sofisticate anche a lungo raggio fornite dagli alleati, e nel solco della sollecitazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che qualche giorno fa ha chiesto di liberare i territori meridionali, le forze armate dell’Ucraina hanno intensificato i loro bombardamenti su obiettivi tattici delle truppe del Cremlino.

La regione di Kherson occupata dai russi ha infatti registrato mercoledì nuovi attacchi delle forze ucraine allo strategico ponte Antonivskiy, che scavalca il fiume Dnipro. La notizia è stata confermata pure da funzionari russi che hanno parlato dell'attacco dei soldati di Kiev al viadotto, che era il più importante per la località marittima e il suo Oblast.

Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Voldymyr Zelensky, ha rivendicato su Twitter l'attacco al ponte di Kherson e ha avvisato i russi a fuggire dalla città occupata, sulla quale gli ucraini hanno lanciato una controffensiva. "Non si può sfuggire alla realtà: gli occupanti dovrebbero imparare a nuotare attraverso il fiume Dnipro. Oppure dovrebbero lasciare Kherson finché è ancora possibile. Potrebbe non esserci un terzo avvertimento", ha detto Podoliak.

"Secondo quanto riferito, abbiamo un altro pesante attacco ucraino sul ponte Antonivskiy, la principale linea di rifornimento russa nella Kherson occupata", si legge in tweet di mercoledì notte inviato da Illia Ponomarenko, giornalista del Kviv Independent.

I russi, dal canto loro, hanno sì confermato l'attacco ucraino al ponte, ma – come ha spiegato Kirill Stremousov, vicecapo dell'autorità regionale russa di Kherson – la struttura è stata bombardata ma non distrutta. Va ricordato che il ponte Antonivskiy è la principale via di rifornimento per le truppe russe e, se danneggiato, queste ultime sarebbero potenzialmente intrappolate a Kherson con poche munizioni e pochi rifornimenti – uno degli aspetti che è parte del piano dell'Ucraina per riconquistare la città.

E mentre a Kherson, come nel Donbass, infuriano i combattimenti, a qualche centinaio di chilometri di distanza vi sono ancora turisti russi che hanno deciso di passare le ferie nella Crimea occupata.

Le spiagge alla periferia di Sebastopoli, per esempio, sono calcate da un buon numero di villeggianti provenienti dalla Russia. Una dirigente 31enne arrivata con la famiglia per le vacanze ha dichiarato di aver guidato per 2'500 chilometri dalla regione di San Pietroburgo per venire in Crimea. “Non posso dire che siamo completamente rilassati”, ha ammesso la donna. E mentre spiega che “se le cose iniziano ad andare male, si torna indietro”, un aereo da combattimento russo solca il cielo di Sebastopoli.

Attesa per l'avvio dei corridoi per i cereali

Ma questo mercoledì dovrebbe vedere l’inizio delle operazioni per l’esportazione del grano ucraino, dopo l’apertura a Istanbul di un centro per il coordinamento dei corridoi nel Mar Nero. Il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko ha però detto che l'accordo mediato dalla Turchia per sbloccare le esportazioni di grano ucraino sul Mar Nero potrebbe venir meno "se gli ostacoli alle esportazioni agricole della Russia non saranno prontamente rimossi". Rudenko ha affermato che le spedizioni di grano dall'Ucraina inizieranno presto e spera che l'accordo resti valido.

Intanto però, anche ieri (martedì) i russi hanno lanciato missili sulla regione di Odessa, devastando località turistiche come Zatoka – praticamente rasa al suolo. Ma non è chiaro quale sia stato il reale obiettivo di Mosca, dato che nella zona di Zatoka ci sono solo villaggi turistici, centri benessere e parchi di divertimento. Tutte strutture che proprio i russi affollavano per le vacanze meno di un anno fa.

Intanto le truppe russe mercoledì mattina hanno ripreso a sparare su obiettivi civili nel Donbass. A Bakhmut, nella regione di Donetsk, i militari russi hanno colpito un hotel e secondo le prime informazioni ci sarebbero morti e feriti. Lo afferma il capo dell'amministrazione militare di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. "A Bakhmut i russi hanno preso di mira un albergo: secondo le prime informazioni, ci sono morti e feriti ed è in corso un'operazione di salvataggio", ha detto il capo della regione.

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Mosca ammettte l'attacco su Odessa

Telegiornale 24.07.2022, 14:30

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