La Russia, il cui esercito venerdì notte ha nuovamente bombardato Kharkiv, la seconda città ucraina, uccidendo tre persone, firmerà venerdì un accordo con l'Ucraina sulle esportazioni di grano tanto attese dalla comunità internazionale di fronte al rischio di carestie nel mondo. Il documento in base al quale saranno possibili un'uscita dal Mar Nero del grano ucraino bloccato dai russi e un allentamento degli ostacoli al trasporto di grano e fertilizzanti russi sarà siglato a Istanbul venerdì pomeriggio, stando a quanto ha riferito la presidenza turca.
Tuttavia, "la delegazione ucraina sosterrà solo soluzioni che garantiscano la sicurezza delle regioni meridionali dell'Ucraina, una posizione forte delle forze armate ucraine nel Mar Nero e l'esportazione sicura dei prodotti agricoli ucraini", ha rimarcato il portavoce del Ministero degli Affari Esteri di Kiev Oleg Nikolenko.
Gli Stati Uniti hanno accolto favorevolmente l'accordo, anche se "non avremmo mai dovuto trovarci in questa situazione tanto per cominciare", ha dichiarato Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato, denunciando il fatto che Mosca "usa le derrate alimentari come un'arma".
E mentre la diplomazia discute, un nuovo bombardamento russo giovedì ha ucciso tre persone e ne ha ferite 23, di cui quattro gravemente, a Kharkiv, metropoli nel nord-est dell'Ucraina martellata dai soldati del Cremlino da settimane dopo averla persa qualche mese fa. Lo ha annunciato il governatore regionale Oleg Synegoubov; a Kharkiv già mercoledì tre persone erano state uccise, tra cui un adolescente, nei pressi di una fermata dell'autobus.
A Kramatorsk, nel Donbass (a est), una scuola è stata distrutta, secondo le autorità ucraine, le quali affermano che era usata per immagazzinare aiuti alimentari. Tre persone sono morte sotto le macerie. Sempre tra giovedì e venerdì cinque civili sono stati uccisi e dieci feriti nei bombardamenti dei russi nella regione del Donetsk. Lo riferiscono le autorità locali ucraine: "I russi hanno ucciso cinque civili nella regione di Donetsk, tre a Siversk, uno a Pavlivka, e uno a Marinka. Altre dieci persone sono state ferite", ha scritto Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare regionale in Donetsk
Ma i russi accusano ancora pesanti perdite sui campi di battaglia. Dall'inizio della guerra sono morti circa 15’000 soldati di Mosca, stando a quanto stimano i servizi segreti USA e britannici. "Si tratta dello stesso livello di perdite registrato dai soldati sovietici durante i dieci anni del loro intervento in Afghanistan”, ha osservato Richard Moore, il capo dell'intelligence britannica (MI6).