Una vasta serie di perquisizioni è stata lanciata oggi in Ucraina contro alcuni oligarchi, ex ministri e funzionari dello Stato in relazione ad inchieste per presunti casi di corruzione. L'operazione segue di pochi giorni il licenziamento di diversi alti esponenti dell'amministrazione accusati di avere lucrato sulle forniture alle forze armate.
Gli inquirenti hanno fatto irruzione negli uffici di alcuni responsabili del fisco e delle dogane, i cui vertici sono stati azzerati. Tra i colpiti c'è anche l'ex finanziatore della campagna elettorale del presidente Volodymyr Zelenski, il miliardario Igor Kolomoiski, coinvolto in un'indagine sulla presunta appropriazione indebita di circa un miliardo di franchi. I rapporti tra i due si sono da tempo raffreddati.
"Il paese cambierà con questa guerra e se qualcuno non è pronto al cambiamento, ci penserà lo Stato a farlo cambiare", ha dichiarato David Arakhamia, capo del partito "al servizio del popolo" del presidente Zelenski. La lotta alla corruzione - fenomeno molto diffuso in Ucraina - è una delle priorità indicate da Bruxelles per l'avvicinamento del paese all'Unione europea. Tra le richieste di Bruxelles c'è in particolare il varo di una legge anti-oligarchi.
Armi all'Ucraina fra neutralità e democrazia a rischio
RSI Info 31.01.2023, 08:04