Washington ha criticato pesantemente le minacce del presidente russo Vladimir Putin di usare l’arma atomica, come pure le notizie in merito ai movimenti di un sommergibile di Mosca dotato di un’arma non convenzionale e pronto (nel caso) a colpire in Ucraina.
Il capo del Pentagono Lloyd Austin in un’intervista alla CNN a commento delle ultime dichiarazioni del Cremlino ha infatti affermato: "Per essere chiari, chi decide è uno solo e non ci sono controlli su Putin. Come ha preso la decisione irresponsabile di invadere l'Ucraina, potrebbe prenderne un'altra. In questo momento però non vedo nulla ora che mi faccia credere che l'abbia già preso una decisione del genere".
Il segretario di Stato alla Difesa USA ha pure condannato le "annessioni illegali di territorio ucraino" e ha definito le minacce di Putin di usare "ogni mezzo disponibile" una "dichiarazione irresponsabile: questo tintinnio della sciabola nucleare non è il tipo di cosa che ci aspetteremmo di sentire dai leader di Paesi” con un arsenale atomico".
Il presidente Emmanuel Macron si è intanto impegnato domenica a "lavorare con i suoi partner europei su nuove sanzioni" contro la Russia dopo l'annessione di quattro regioni ucraine. Lo ha riferito l’Eliseo, precisando che in un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, il capo dello Stato francese "ha ribadito la sua ferma condanna dell'annessione illegale da parte della Russia" delle quattro regioni e garantito che l’Europa elaborerà nuove sanzioni contro Mosca.
L'UE ha reagito nei giorni scorsi all'annessione di quattro regioni occupate in tutto o in parte da Mosca proponendo in particolare di limitare il prezzo del petrolio russo e di aggiungere nuove restrizioni al commercio con la Russia.
Attorno alla Lyman liberata si torna a vivere
Intanto sul campo è stata confermata anche da Zelensky domenica la conquista definitiva dell’importante snodo ferroviario e strategico di Lyman. La città è interamente in mano agli ucraini e i suoi abitanti tentano di tornare a un minimo di normalità.
Per Ludmilla Omelchenko, una pensionata che risiede in un piccolo villaggio devastato dalle bombe situato nei pressi della città che i russi occupavano da maggio, la liberazione di Lyman da parte di Kiev ha significato che ha potuto dormire fuori dal suo scantinato per la prima volta in sette mesi. “Ho dormito in cantina dal primo giorno di questa guerra infernale, ma ora i bombardamenti sono finiti”, ha raccontato Ludmila ai giornalisti dell’AFP nella sua casa di Zakitne, situata a dieci chilometri da Lyman.
Il paese è stato svuotato dei suoi 200 abitanti e le poche persone rimaste erano riluttanti domenica ad avventurarsi lungo le strade. “Io però sono sempre uscita a prendermi cura dei miei fiori, durante le tregue nei bombardamenti nulla poteva impedirmi di farlo”, confida la signora Omelchenko, con le lacrime agli occhi.
Intanto lunedì mattina i russi hanno bombardato ancora pesantemente l'Oblast di Zaporizhia che hanno dichiarato di aver annesso, fatta eccezione per il capoluogo omonimo. Hanno devastato un centro per la riabilitazione di bimbi con difficoltà motorie e causato il ferimento di una persona. Ma il comando dell'esercito ucraino ha altresì reso noto che domenica sera, dopo Lyman, i soldati di Kiev hanno liberato altre località come Myrolyubivka e Arkangelsk nell'Oblast di Kherson e Torske, in quello di Donetsk.
Kiev si riprende Lyman
Telegiornale 01.10.2022, 22:00