Mancano pochi giorni alla fine del mandato, ma la pressione sul presidente Donald Trump non sembra alleviarsi. Dopo l'irruzione in Parlamento, sono in molti a chiedere una sua rimozione immediata dalla carica. Una prima possibilità sono le sue dimissioni, ritenute praticamente impossibili da fonti vicine alla CNN.
La seconda è l'impiego del 25esimo emendamento, che invoca l'inabilità presidenziale e che a differenza dell'impeachment non viene istruito dalla Camera, ma dal vicepresidente e da almeno 15 membri del Governo. Nancy Pelosi ha fatto sapere di attendere ancora una risposta da Mike Pence e nel frattempo ha colloquiato con il gen. Mark Milley "per discutere le precauzioni disponibili per impedire a un presidente instabile di avviare ostilità militari o accedere ai codici di lancio e ordinare un attacco nucleare". Secondo la speaker della Camera, la situazione di "questo presidente instabile non potrebbe essere più pericolosa".
Infonotte 08.01.2021 Tutti contro Trump
RSI Info 09.01.2021, 00:15
La terza via è invece una nuova messa in stato d'accusa di Trump, dopo quella fallita nel 2019. Pelosi vorrebbe percorrere questa strada esclusivamente se non risultasse possibile destituire Trump nei primi due modi. Joe Biden ha invece detto che spetta al Congresso decidere per un nuovo impeachment. I Democratici hanno in programma di presentare una risoluzione sull'impeachment lunedì. L'ultima bozza, ottenuta dalla CNN, include un articolo d'impeachment per "incitamento all'insurrezione".
La senatrice repubblicana Lisa Murkowski in un'intervista all'Anchorage Daily News ha infine attaccato direttamente l'attuale inquilino della Casa Bianca: "Dovrebbe dimettersi immediatamente. Ha causato abbastanza danni". Murkowski diventa così la prima fra i repubblicani in Senato a chiedere l'uscita di Trump, mostrando la spaccatura all'interno del partito.
Trump sotto pressione
Telegiornale 08.01.2021, 21:00