Circa 100'000 infermieri hanno dato via giovedì al più grande sciopero nella storia del settore sanitario britannico. La giornata di protesta, che sarà ripetuta martedì 20 dicembre, interessa 76 ospedali, con la cancellazione di 70'000 appuntamenti.
Gli infermieri chiedono un aumento di salario del 19%, sostenendo di aver subito un decennio di tagli in termini reali e che le paghe basse provocano mancanza di personale e mettono a rischio le cure dei pazienti.
Il Governo, che ha rifiutato di affrontare la questione dei salari, sostiene di non poter offrire un aumento superiore al 5%. Ulteriori incrementi, sostengono le autorità, andrebbero a intaccare i fondi a disposizione dei servizi sanitari.
Una lunga ondata di scioperi
Con un’inflazione oltre il 10% e aumenti di salario previsti attorno al 4%, il settore sanitario è lungi dall’essere l’unico che prevede azioni di protesta, tanto che la stampa britannica propone calendari per aiutare il pubblico a capire quale servizio sarà interrotto in che giorno.
La settimana si è aperta con lo sciopero dei ferrovieri, interrotto oggi e che riprenderà venerdì e sabato, così come in tutto il periodo natalizio. Nei prossimi giorni prevedono di incrociare le braccia anche i lavoratori del settore postale, il personale di controllo frontaliero nei maggiori aeroporti, così come parte del personale di terra a quello di Heathrow. Interessati anche parte del servizio di bus di Londra e gli ufficiali del traffico delle autostrade nazionali.
Il mese di ottobre aveva già fatto registrare il più alto numero di giorni di sciopero nel Regno Unito da oltre un decennio, ma il Governo ritiene che proporre aumenti di salario pari all’inflazione peggiorerebbe solo la situazione, integrando l’alto livello dei prezzi nell’economia e frenando le prospettive di crescita a lungo termine.
Notiziario
Notiziario 15.12.2022, 15:16
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Infermieri in sciopero nel Regno Unito
Telegiornale 25.11.2022, 21:00