Negozi e mercati in varie città dell'Iran sono rimasti oggi chiusi, aderendo ad uno sciopero di tre giorni indetto da attivisti nell'ambito delle proteste anti governative in corso da settembre. L'iniziativa è stata attuata nella capitale Teheran ma anche a Sanandaj, Isfahan, Bushehr, Shiraz, Kerman, Ardebil, Mahabad, Orumiyeh, Kermanshah e altre città.
Gli scioperi hanno coinvolto anche autotrasportatori e alcuni lavoratori degli impianti petrolchimici di Mahshahr e delle acciaierie di Isfahan. Dimostrazioni e boicottaggio delle lezioni si sono visti anche in vari atenei iraniani, a due giorni dal 7 dicembre, quando in Iran si festeggia il "giorno dello studente" e il presidente Ebrahim Raisi ha in programma di tenere un discorso in una delle università del Paese.
Le proteste si susseguono nel Paese da quasi tre mesi dopo la morte, il 16 settembre a Teheran, di Mahsa Amini, 22enne di origine curda che ha perso la vita dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto.
Iran, spiragli di apertura da parte delle autorità
Telegiornale 04.12.2022, 21:00