L'ONU afferma che 14'000 persone (compresi bambini) sono state arrestate durante le proteste in Iran, avvertendo che l'uso "non necessario e sproporzionato" della forza deve cessare. "Siamo di fronte a una vera e propria crisi dei diritti umani" in Iran e l'attuale situazione nel Paese "è insostenibile", ha affermato giovedì a Ginevra l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk.
Dall'inizio delle proteste, "le forze di sicurezza hanno risposto usando la forza letale contro manifestanti disarmati e passanti che non rappresentavano alcuna minaccia per la vita. In palese disprezzo delle regole internazionali sull'uso della forza", ha detto Türk alla sessione speciale del Consiglio per i diritti umani ONU. "Esorto il Governo e chi detiene il potere ad ascoltare" i manifestanti e a riconoscere le profonde lamentele sociali, economiche e politiche.
Khadijeh Karimi, vicepresidente iraniana per gli Affari delle donne e della famiglia
Da parte sua Khadijeh Karimi, vicepresidente iraniana per gli Affari delle donne e della famiglia, ha criticato lo sforzo occidentale come parte di una "mossa politicamente motivata della Germania per distorcere la situazione dei diritti umani in Iran".
Sempre giovedì il Consiglio dei diritti umani dell'ONU ha poi autorizzato un'inchiesta internazionale sulla repressione delle proteste in Iran, con 25 voti favorevoli, sei contrari e 16 astensioni.
Iran, le proteste non si fermano
Telegiornale 19.11.2022, 21:00