Germania e Islanda hanno chiesto ieri, venerdì, una riunione speciale del Consiglio dei diritti umani dell'ONU consacrata al "deterioramento dei diritti umani in Iran".
L'istanza ha il sostegno di 44 Stati membri delle Nazioni Unite, si afferma in una comunicazione congiunta dei rappresentanti di Berlino e Rejkjavik presso l'organismo dell'ONU, che ha sede a Ginevra. Per lo svolgimento di una sessione speciale, è richiesta l'adesione di un terzo dei 47 Paesi attualmente rappresentati nel Consiglio. Se la riunione, come è probabile, sarà approvata, essa dovrebbe svolgersi a fine novembre.
Le proteste popolari continuano ad attraversare l'Iran sull'onda dello sdegno per l'uccisione di Mahsa Amini, la 22enne morta a metà settembre, dopo il suo arresto per non aver indossato il velo islamico in modo appropriato. Le dimostrazioni per la libertà delle donne sono sfociate in una vasta contestazione contro il regime teocratico, che sta ormai affrontando una sfida senza precedenti. Intanto almeno 304 persone, secondo un'organizzazione non governativa, sono state uccise nella repressione attuata dalle autorità di Teheran.