Tra 10 giorni re Carlo III verrà incoronato nell’Abbazia di Westminster a Londra. Un momento solenne per la monarchia britannica che però appare – secondo gli ultimi sondaggi – sempre meno popolare tra i più giovani sudditi, che preferirebbero un sistema repubblicano.
Nonostante il Regno Unito resti un Paese a vocazione monarchica, si tratta di un campanello d’allarme per re Carlo III, chiamato nei prossimi anni a mantenere rilevante un’istituzione che tra i più giovani appare antica e superata.
È questo il dato più significativo che emerge dall’ultimo sondaggio commissionato dalla BBC, in vista dell’incoronazione del 6 maggio. I risultati confermano l’ampio sostegno che accompagna la monarchia sull’isola, con il 58% del campione interpellato, che vuole continuare ad avere un sovrano. Una chiara maggioranza rispetto al 26% degli intervistati, che viceversa preferirebbe un capo di Stato eletto democraticamente.
Ma la popolarità della Corona cambia – in maniera piuttosto evidente – a seconda delle fasce di età. Se infatti il 78% degli over 65 sostiene la monarchia, quasi il 40% dei giovani sotto i 24 anni invoca invece un sistema repubblicano: una novità assoluta.
I sondaggi del passato, però, insegnano che i favorevoli alla monarchia crescono costantemente con l’avanzare dell’età. Come a dire che nel Regno, anche chi nasce repubblicano, finisce per morire monarchico.
Così la vera minaccia per re Carlo – ancor più della disaffezione dei giovani – è rappresentata dalla crescente indifferenza nei confronti della Famiglia Reale, con il 45% degli intervistati che lo considera poco empatico.