Mondo

Un cessate il fuoco a Gaza sarebbe vicino, ma restano divergenze

La liberazione di ostaggi e prigionieri al centro dei negoziati - L’opposizione israeliana accusa Netanyahu di sabotare i colloqui

  • Ieri, 23:18
  • Oggi, 00:03
2024-12-22T175252Z_679655441_RC2GUBA2Z7DH_RTRMADP_3_ISRAEL-PALESTINIANS-GAZA.JPG

Fumo s'innalza nel cielo dal nord della periferia di Gaza

  • Reuters
Di: Agenzie/LP 

A Gaza un accordo per il cessate il fuoco sembrerebbe “più vicino che mai”, completo al 90%. Lo sostengono alcune fonti palestinesi, tra cui Hamas, che avrebbe fornito prove dell’esistenza di diversi ostaggi, come segnale di buona volontà.

In un primo momento, Israele ha chiesto la liberazione di 34 ostaggi. Stando a quanto riferito dal notiziario libanese Al Mayadeen – che cita una fonte palestinese anonima – nella lista sarebbero presenti “donne, bambini, anziani e soldatesse”. Successivamente Tel Aviv ha richiesto, come parte di una potenziale prima fase dell’accordo, la liberazione di 11 giovani. Questi, secondo il quotidiano israeliano Haaretz, sarebbero inclusi nella lista.

Hamas ha accettato le richieste di Israele, domandando come contropartita il rilascio di 200 ergastolani palestinesi. Stando ad Haaretz, Tel Aviv avrebbe approvato, ma rimangono disaccordi sull’identità e sul peso di chi sarà liberato.

Per Israele la liberazione degli ostaggi resta prioritaria, ma al momento ignora quanti suoi concittadini siano ancora vivi tra i 96 dei 251 rapiti il 7 ottobre.

Contrasti e divergenze rimangono sulla presenza militare israeliana nel corridoio di Filadelfia, lungo il confine con l’Egitto. Presenza che invece pare rimarrà attorno alla Striscia: le parti avrebbero concordato una zona cuscinetto larga diversi chilometri attorno all’enclave, dove le Forze di difesa israeliane (IDF) manterranno le proprie truppe.

02:19

Una tregua a Gaza sarebbe vicina

Telegiornale 22.12.2024, 20:00

Per l’opposizione israeliana “Netanyahu sabota i negoziati”

Il presidente del Partito di Unità Nazionale Benny Gantz ha criticato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, sostenendo che sta ostacolando i colloqui con Hamas per il cessate il fuoco. Il leader di opposizione, ed ex ministro, ha dichiarato ai media che “mentre i negoziatori lavorano, Netanyahu li sta nuovamente sabotando”.

Gantz allude a un’intervista del primo ministro per il Wall Street Journal, dove riferisce che la guerra finirà solo dopo aver sradicato Hamas da Gaza.

L’ufficio del primo ministro ha rinfacciato all’ex alleato di governo che dopo la sua uscita dall’esecutivo, Israele ha “schiacciato” i propri nemici, da Hamas a Hezbollah. E il leader del Partito di Unità Nazionale ha subito replicato che il premier non vuole l’accordo per paura che salti la coalizione di governo.

Correlati

Ti potrebbe interessare