La causa del guasto che ha mandato in tilt in traffico aereo USA, ieri, mercoledì, è da ricercare in un file danneggiato nel sistema NOTAM, che serve a inviare allerte sulla sicurezza, sulla situazione delle piste e sulle restrizioni di volo ai piloti, e nel suo backup.
I dirigenti della Federal Aviation Administration (FAA) avevano deciso di riavviare il sistema all'alba di mercoledì, prima che il traffico aereo diventasse intenso, dato che l'operazione richiede in genere 90 minuti. Il sistema si è ripristinato ma in modo incompleto e con tempi superiori al previsto, costringendo la stessa FAA a chiedere la sospensione di tutti i voli per alcune ore su tutto il territorio degli Stati Uniti; ciò che ha provocato enormi ritardi non solo per i voli interni e migliaia di cancellazioni.
Pur escludendo lo scenario di un attacco informatico, la Casa Bianca ha ordinato un'indagine al Dipartimento dei Trasporti. La sospensione delle operazioni era durata circa un’ora e mezzo ha detto il ministro dei Trasporti USA Pete Buttigieg. In totale, secondo il conteggio del sito web specializzato Flight Aware consultato dall'AFP oltre 1'300 voli sono stati cancellati e oltre 9'700 hanno subito ritardi. Secondo gli esperti del settore citati dai media statunitensi, si tratterebbe della prima sospensione generalizzata dei decolli da parte della FAA dagli attacchi dell'11 settembre 2001. Critiche alla FAA sono poi arrivate da diversi politici che ne chiedono una riorganizzazione.