Un risarcimento da 12 milioni di dollari e la riforma della polizia locale: è quanto le autorità cittadine di Louisville, nel Kentucky, hanno offerto in sede civile alla famiglia di Breonna Taylor, la 26enne uccisa per errore in casa sua durante un blitz anti-droga a marzo.
Si tratta di una delle somme più alte mai concesse ai parenti delle vittime negli Stati Uniti. L’accordo mette fine al procedimento civile, ma non a quello penale, nell’ambito del quale non è stata ancora formulata alcuna incriminazione.
Gli agenti coinvolti nell’uccisione della ragazza erano entrati in casa sua con un mandato “no knock” (“senza bussare”), che li autorizza a fare irruzione nell’abitazione di un sospetto senza annunciarsi. Al loro arrivo, il compagno di Breonna li aveva scambiati per ladri e aveva aperto il fuoco con un’arma detenuta legalmente. Gli agenti avevano risposto sparando e la 26enne era stata colpita più volte.
“Oggi è un giorno importante verso la giustizia per Breonna, ma non è che l’inizio”, ha commentato la madre, Tamika Palmer, tornando a chiedere l'incriminazione degli agenti.
USA, maxi risarcimento per Breonna
Telegiornale 16.09.2020, 14:30