Non si arresta l'allarme per il norovirus ai Giochi di PyeongChang. Alla vigilia della cerimonia inaugurale il focolaio non si è ridotto, anzi i casi accertati di contagio da 32 sono saliti a 86, e tutte le persone che risultano colpite dal virus sono in quarantena e sottoposte alle cure.
Lo comunica giovedì il comitato organizzatore, precisando che i primi casi si sono manifestati tra gli addetti alla security nei villaggi degli atleti. Il numero maggiore di contagiati è infatti tra il personale di sicurezza, ma si sono ammalati pure poliziotti e membri dell’organizzazione. Sono in corso le indagini per capire dove è iniziata la trasmissione del virus gastrointestinale.
Per prevenire l'ulteriore diffusione sono state rafforzate le misure di controllo igienico-sanitarie in ristoranti e punti di ristorazione e in precedenza era stato diffuso un vademecum sulle misure di prevenzione che raccomanda di lavarsi le mani per più di trenta secondi con acqua e sapone, di bere acqua solo se prima bollita, di non mangiare cibi crudi e di sbucciare la frutta.
ATS/Reuters/AFP/EnCa