Sono in corso studi sui vaccini anticovid per bambini e adolescenti, anche se per il momento nessun siero per questa fascia di età è stato omologato.
Il loro sviluppo, inizialmente considerato di secondaria importanza, si sta rendendo ormai necessario. Da una parte per proteggere i più piccoli da eventuali gravi patologie legate al coronavirus. Dall'altra per contribuire alla cosiddetta immunità di gregge. Quando è scoppiata la pandemia i ricercatori pensavano che per sconfiggere il virus dovesse essere immunizzato il 60-70% della popolazione. La percentuale è però aumentata con l'arrivo delle varianti: attualmente si ritiene che per raggiungere l'immunità di gregge almeno l'80% della popolazione debba essere vaccinata.
Ne è convinto anche il pediatra e presidente della Commissione federale per le vaccinazioni Christoph Berger: "Non tutti gli adulti vogliono farsi vaccinare" e questo fa sì che sarà difficile raggiungere questa pecentuale. "Se integriamo anche i bambini, che costituiscono una fetta importante della popolazione, sarà più facile arrivarci", ha spiegato.
Un'omologazione, quella del siero destinato ai più piccoli, per la quale, secondo Swissmedic, ci vorranno almeno sei mesi.