Sono decine le persone che mancano ancora all’appello nelle regioni del sud di Valencia colpite dall’eccezionale alluvione di martedì che ha già fatto 158 morti accertati. E’ inevitabile che il bilancio della tragedia si aggravi, a mano a mano che si continuerà a scavare nel fango.
Il governo spagnolo ha deciso l’invio di decine di militari, cui si affiancano volontari della protezione civile e semplici cittadini. Viaggiare nelle zone colpite non è facile ed è fortemente sconsigliato se non indispensabile. Le due autostrade più importanti della città, la A-7 che gira intorno a Valencia e la A-3, che porta verso Madrid, sono state gravemente danneggiate. Sulla A-7 in particolare è crollato un viadotto e occorreranno settimane per ristabilire un minimo di servizio. Stesso discorso per le reti ferroviarie: oltre 80km di binari sono inutilizzabili; l’alta velocità si ferma ad Alicante, i treni di prossimità sono interrotti e così la linea per Barcellona, che però potrebbe essere la prima a riaprire, in tempi rapidi
Il governo ha proclamato tre giorni di lutto e il premier Pedro Sanchez ha detto che eviterà polemiche politiche durante questo periodo. Alberto Nunez Feijòo, il presidente dei Popolari (che sono all’opposizione a livello nazionale ma controllano Valencia), ha invece rotto la tregua affermando che Madrid “non ha informato in nessun modo le autorità locali dell’arrivo del disastro, quando era competenza esclusiva delle strutture nazionali farlo”. Un’ affermazione respinta dal ministro dei trasporti Óscar Puente.
Fejòo è probabilmente intervenuto per tentare di deflettere la pressione sul compagno di partito Carlos Mazon, presidente della regione, contestatissimo in queste ore per il ritardo con cui è stato lanciato l’allarme. In Spagna sono le regioni ad avere la competenza per farlo.
Il ministero dell’interno, seppure con toni pacati, già oggi ha chiarito una volta per tutte che l’invio dell’allerta alla popolazione via cellulare “era responsabilità del governo regionale”, della Comunità Valenciana.
E’ diventata virale sui social la dichiarazione rilasciata da Mazon all’ora di pranzo di martedi in cui annunciava che le piogge sarebbero calate di intensità entro poche ore. Il presidente della regione è apparso accanto a Sanchez durante la visita lampo alle zone alluvionate e ha ringraziato il governo centrale per la vicinanza espressa.