Domenica, dalle 7.00 alle 23.00, in Veneto e in Lombardia i cittadini sono chiamati alle urne per esprimersi sul referendum consultivo sull'autonomia. Al voto sono attese quasi dodici milioni di persone.
In entrambe le regioni i votanti devono esprimersi sul cosiddetto "regionalismo differenziato", ossia la possibilità, per le realtà a statuto ordinario di vedersi attribuite "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia". In Lombardia non è previsto un numero minimo di votanti, mentre in Veneto sì: affinché la consultazione sia valida, nella regione dovrà esprimersi la metà più uno dei 4'068'558 aventi diritto.
I referendum non sono vincolanti. Se vince il "sì", le regioni potrebbero chiedere al Governo centrale di Roma avviare una trattativa per ottenere maggiori competenze in vari settori, tra cui il coordinamento della finanza pubblica e tributario, lavoro, energia, infrastrutture e protezione civile.
ATS/bin