Il sistema del Mose a Venezia non ha funzionato e Venezia è finita di nuovo invasa dall’acqua alta. Tutta colpa delle previsioni meteo sbagliate: avevano annunciato un livello dell'acqua attorno ai 125 centimetri, ma la soglia di allarme scatta invece solo quando si superano i 130 centimetri. Per questo le grandi barriere metalliche sono rimaste sul fondale, mentre l'acqua continuava a salire fino ad arrivare a un metro e quarantacinque.
"È ancora un'opera sperimentale - ha sottolineato Simone Venturini, assessore al turismo - e tutte le alzate delle ultime settimane sono state fatte appunto in via sperimentale. Mancano ancora alcune opere complementari, le ultime tarature, eccetera. Il Mose ha dei tempi tecnici per la sua alzata e il cambio repentino del tempo così come le condizioni meteo-marine hanno fatto si che la previsione si alzasse senza il tempo di azionarlo in sicurezza. Bisogna migliorare i protocolli operativi e rendere più breve i tempi di avviso per farlo funzionare. Il Mose comunque c'è, e funziona".
Anche la basilica di San Marco è stata invasa dall'acqua. “Una situazione drammatica” spiega il responsabile Carlo Alberto Tessein. L'atrio d'ingresso è allagato e sono a rischio anche le cappelle interne.