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Venezuela, chi parte e chi torna

Sei milioni di persone hanno lasciato il Paese negli ultimi anni, ora si registra qualche ritorno e l'economia dà timidi segnali positivi

  • 1 luglio 2022, 07:53
  • 14 novembre, 17:25
Di: Emiliano Guanella 

La crisi economica e politica del Venezuela ha obbligato sei milioni di persone a lasciare il Paese sudamericano dal 2015 ad oggi. Si tratta della seconda più grande diaspora di questo secolo dopo quella causata dalla guerra in Siria. La stragrande maggioranza dei migranti si è installata in altri Paesi dell’America Latina. Circa 1.5 milioni vivono oggi in Colombia, poco meno di un milione in Perù, 400'000 in Cile. Ad emigrare sono stati soprattutto uomini e donne con meno di cinquant’anni, spesso si tratta di giovani laureati che hanno deciso di costruire la loro vita professionale all’estero e che oggi contribuiscono al mantenimento dei loro genitori mandando delle rimesse mensili in dollari.

Gloria Luz Narvaez è pensionata e vive da sola a Caracas. I suoi due figli, Luz Elena e Luis Rafael, si sono installati rispettivamente in Costa Rica e in Cile, hanno formato famiglia e da sei anni non tornano a casa. La signora Gloria sta risparmiando per poter ottenere il visto e poter visitare la figlia maggiore. "Per una madre è molto duro vivere lontano dai propri figli, anche se sono felice pensando che loro stanno bene e che hanno realizzato il loro sogno. Ma non posso negare che il dolore di non poter stare vicino a loro mi accompagna ogni giorno".

La pandemia ha frenato il flusso migratorio e oggi si sta registrando una timida controtendenza, con alcuni migranti che decidono di tornare. Dal 2020 in poi il governo di Nicolas Maduro ha messo in atto una serie di aperture alle imprese che hanno permesso di fronteggiare l’iperinflazione e la tremenda crisi economica. Il peggio non è ancora passato, ma si iniziano a intravedere dei timidi segnali di ripresa.

Daniela Lopez è tornata dopo aver vissuto per undici anni tra Argentina, Uruguay, Colombia e alcuni paesi centroamericani. Oggi organizza dei corsi per imprese focalizzati nella gestione delle risorse umane, tecnica di vendita e creazione di gruppi e coesione di lavoro. La sua nuova attività la porta a viaggiare in diverse regioni del Venezuela ed assicura che esiste una volontà diffusa di uscire dalla crisi. "Ci sono molti nuovi imprenditori digitali, molte start up che hanno bisogno di acquisire strumenti e conoscenze per crescere. La mia esperienza accumulata in diversi Paesi li aiuta ad aprirsi a nuove tecniche di vendite in settori chiave come il commercio online, il turismo, la ristorazione ed i servizi. Vedo in questi ambiti dei segnali di ripresa e di cauto ottimismo".

Il cammino è ancora lungo e tortuoso e molte famiglie continuano a vivere divise in Venezuela. La situazione politica è ancora incerta e sono molte le incognite sul futuro, ma la sensazione diffusa è che il peggio è passato e qualcosa, seppur lentamente, si sta muovendo.

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La crisi economica in Venezuela

Telegiornale 13.06.2022, 22:00

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