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Via da Hong Kong

Parla un cittadino dell'ex colonia britannica, che vuole sfruttare il suo passaporto d'oltremare per lasciare la regione autonoma cinese

  • 4 febbraio 2021, 15:35
  • 22 novembre, 17:41
01:40

RG 12.30 04.02.2021 L'intervista di Gabriele Battaglia a un dissidente di Hong Kong

RSI Info 04.02.2021, 13:30

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Di: RG/M.Ang. 

"Voglio andarmene perché sento che la mia sicurezza personale è minacciata. Ho assistito al crollo repentino dei valori fondamentali di Hong Kong. Il Governo sta usando la legge di sicurezza nazionale con poteri illimitati per eliminare arbitrariamente l'opposizione": a parlare è un cittadino dell'ex colonia britannica. Il Regno Unito offre ora una procedura velocizzata di immigrazione per tutti i cittadini di Hong Kong in possesso di un passaporto britannico d'oltremare, una decisione presa per favorire chi volesse espatriare per timore della repressione. Possono beneficiarne soprattutto i cittadini che erano residenti in città prima del 1997 (anno della restituzione alla Cina), più i loro familiari. Teoricamente sarebbero circa 5 milioni su una popolazione di 7 milioni. Il Regno Unito stima che alla fine saranno circa 300’000 quelli che vi ricorreranno.

Il nostro intervistato è uno di essi: "Le forze dell'ordine non sono più politicamente neutrali, applicano selettivamente la legge e non la fanno rispettare o addirittura la infrangono, per permettere al Governo di zittire il dissenso e non sono tenuti ad assumersi alcuna responsabilità legale. Questo perché anche i tribunali non gestiscono più i casi in modo oggettivo. Abbiamo visto molti casi recenti totalmente assurdi. In un ambiente del genere credo che nessun cittadino di Hong Kong si senta sicuro restando qui", afferma, spiegando perché ha scelto, dopo tempo, di sfruttare il suo passaporto del Regno Unito per lasciare la regione amministrativa speciale, dove ritiene siano in pericolo i valori democratici.

Ma quali sono i sentimenti di chi si prepara a lasciare Hong Kong?

"Temo che la situazione si deteriori più velocemente, più gravemente, di quanto si pensi. Sono quasi certo che se partiamo non potremo neppure prendere in considerazione l'idea di un ritorno ad Hong Kong per diversi anni".

Come pensa di affrontare una nuova vita da esule?

“Abbiamo in programma di andare in qualche grande città del Regno Unito per trovare più facilmente lavoro. Spero di trovarlo nel mio ambito professionale. Se non funziona prenderò in considerazione altri lavori o addirittura l’idea di avviare un'impresa".

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