Gli Stati Uniti sono ora diventati la prima nazione al mondo per casi di coronavirus: secondo i dati forniti venerdì dalla Johns Hopkins University sono 85’991, più di Cina e Italia, con quasi 1’300 morti in tutta la nazione. Nella giornata di giovedì si sono contati altri 237 morti: mai così tanti dall'inizio dell'epidemia.
Il governatore di New York Andrew Cuomo parla di almeno 38'000 casi e 385 decessi nello Stato, lanciando l’allarme per gli ospedali dove medici e infermieri descrivono “una situazione apocalittica”.
In merito alla città che dà il nome allo Stato, il sindaco Bill de Blasio profetizza che il picco si raggiungerà forse a settembre, prevedendo che “metà della popolazione della metropoli sarà colpita dal coronavirus", il che equivale a quasi quattro milioni di persone.