Era da undici anni che non riusciva ad andare in vacanza all'estero, per il troppo lavoro e per i soldi che scarseggiavano, ma quando ha deciso di prenotare un volo low cost per Creta l'infermiera inglese Jo Bookleff-Browne si è vista addebitare per un errore informatico ben 2'200 sterline, circa 3’150 franchi al cambio attuale.
Lo ha reso noto domenica il Daily Mirror, secondo il quale il sistema informatico di Easyjet, invece di addebitarle il costo di un bagaglio imbarcato (80 franchi) le ha fatturato la spesa per 55 bagagli. Così, per una settimana, l'infermiera di Plymouth non ha potuto nemmeno fare la spesa poiché la banca ha impiegato appunto sette giorni per rendere operativo il rimborso.
La donna mentre era in vacanza non si è neanche accorta in tempo dell'errore, continuando a spendere e a far sprofondare il suo conto corrente sempre più nel rosso. Contattata dal quotidiano, la compagnia Easyjet si è limitata a scusarsi con Jo, ma non le avrebbe offerto proprio nulla per il disagio.
AGI/EnCa