Vucic esorta alla calma

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha esortato i serbi in protesta nel nord del Kosovo a mantenere la calma, a manifestare in modo pacifico e a non rispondere a eventuali provocazioni.

Gli appelli di Vucic fanno seguito alla recrudescenza delle tensioni verificatasi durante la giornata di sabato. Secondo quanto riporta l'agenzia Reuters, ieri, infatti, numerosi colpi di arma da fuoco sarebbero esplosi tra i serbi locali e le forze di polizia kosovare.

Gli attriti sono scoppiati quando, sabato, i serbi etnici hanno bloccato le strade principali della regione settentrionale del Kosovo, in segno di protesta contro l'arresto di un ex membro della polizia kosovara. Quest'ultimo sarebbe di origine serba e si troverebbe in stato di fermo con l'accusa di terrorismo.

A causa dell'aggravarsi della situazione, il presidente del Kosovo Vjosa Osmani ha rinviato al 23 aprile le elezioni locali, che erano programmate per il 18 dicembre. Da parte sua, invece, il presidente serbo Aleksander Vucic ha convocato oggi, domenica, una seduta d'emergenza del Consiglio per la sicurezza nazionale.

Parlando alla tv pubblica Rts al termine della seduta, Vucic ha definito false le accuse all'ex poliziotto serbo arrestato nei giorni scorsi. Il capo dello Stato serbo ha poi nuovamente criticato la decisione di Pristina di inviare unità di polizia nel nord.

L'intervento delle forze di polizia kosovare nella regione, ha detto, non è infatti previsto dall'accordo di Bruxelles se non attraverso il consenso delle autorità del nord e il comando di polizia del nord, la cui maggioranza è composta da serbi.