Il sedicente Stato islamico è accusato di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità per le sue azioni contro gli yazidi in Iraq e in Siria. L’accusa arriva dalla Commissione d’inchiesta dell’ONU che auspica severe misure contro l’IS. Le conclusioni della commissione sono pubblicati in un rapporto presentato giovedì a Ginevra.
Il testo evoca “orrori quasi inimmaginabili” contro la minoranza yazidi, specialmente nella Provincia di Sinjar (in Iraq) che l’IS cerca di annientare tramite “omicidi, schiavizzazione, abusi sessuali, torture e trattamenti disumani”. Inoltre, secondo il presidente dell’organismo delle Nazioni Unite Paulo Sergio Pinheiro, il “genocidio continua e lo Stato islamico non nasconde la sua intenzione di distruggere questa minoranza religiosa”.
Il Consiglio di sicurezza dovrebbe quindi attivarsi per applicare il Capitolo VII della Carta dell’ONU che consente sanzioni internazionali e il ricorso alla forza. Il Parlamento europeo aveva già evocato, nel mese di febbraio, il genocidio degli yazidi in Iraq e in Siria. Ad oggi, secondo l’ONU, oltre 3'200 tra donne e bambini yazidi sono prigionieri dello Stato islamico e migliaia di uomini dati per dispersi.
ATS/AFP/Swing