Natura e Animali

L’axolotl, un anfibio dai poteri straordinari

Custodisce il segreto dell’eterna giovinezza e può rigenerare parti del suo corpo - Un celebre videogioco lo ha reso popolare fra i più giovani

  • 7 marzo, 08:58
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  • IMAGO/Photosot_Evolve
Di: red. giardino di Albert/Christian Bernasconi 

Nell’immaginario collettivo, l’Ambystoma mexicanum (axolotl o assolotto) è di colore rosa pallido, possiede tre paia di branchie rosa intenso che spuntano ai lati della testa e sembra avere un sorriso marcato sul volto. Tuttavia, il colore più diffuso dell’axolotl in natura non è il rosa, ma il marrone scuro, con sfumature grigie e a volte gialle o verdi.

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Allo stato naturale, infatti, un colore vistoso come il rosa lo rende troppo visibile ai predatori per poter sopravvivere. Ecco perché la colorazione marrone scuro è la più frequente nel suo habitat. L’axolotl rosa pallido (anche detto leucistico) è la forma più ricercata come animale da compagnia ed è il risultato di incroci mirati e di una selezione realizzata dall’uomo a scopo commerciale. Ma esistono anche altre varianti cromatiche, come ad esempio la forma albina, quella gold o quella tutta nera senza macchie. 

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L’axolotl è un tipo di salamandra detta neotenica, che trascorre cioè tutta la vita allo stadio larvale. Questo significa che raggiunge anche la maturità sessuale e si riproduce sotto forma di larva. In pratica, nell’axolotl la metamorfosi che osserviamo nella maggior parte degli anfibi, quel fenomeno cioè che trasforma i girini in vere e proprie rane per intenderci, non avviene. Per questo motivo, le sue branchie, organi che gli permettono di respirare sott’acqua, sono sempre visibili. Questo suo modo di essere sempre giovane è una caratteristica che interessa molto alla ricerca scientifica e all’essere umano in generale, da sempre alla ricerca dell’eterna giovinezza. E come se tutti questi super poteri non fossero sufficienti, l’axolotl è pure un maestro nella rigenerazione. È capace di rigenerare intere parti del suo corpo: dalle branchie, alle zampe, agli organi interni. E tutto questo senza lasciare cicatrici apparenti.

In alcuni rari casi la situazione di neotenia può cambiare e l’axolotl diventa adulto a tutti gli effetti. Ciò avviene ad esempio se l’habitat in cui vive diventa inospitale. Tuttavia, una volta trasformati, la loro vita può essere molto breve.

In Messico è ritenuto l’incarnazione di una divinità. Una leggenda narra infatti che Xolotl, dio del fuoco e dei lampi, per permettere al Sole e alla Luna di muoversi nel cielo avrebbe dovuto gettarsi tra le fiamme. Volendo però sfuggire al suo destino, decise di trasformarsi in piante e animali di vario tipo. Per punizione rimase sotto le sembianze dell’ultima specie in cui scelse di trasformarsi, che fu proprio l’assolotto.

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Malgrado questa leggenda e quel sorriso stampato sul suo muso, la situazione dell’axolotl in natura è molto critica e la specie è gravemente minacciata di estinzione. Allo stato selvatico questo anfibio vive quasi esclusivamente in un unico lago al mondo, il lago di Xochimilco, situato a pochi chilometri da Città del Messico. Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), nel 2020 la popolazione contava solo tra i 50 e i 1000 individui. La situazione è resa ancor più delicata perché il lago è molto inquinato e al suo interno si trovano ora dei pesci invasivi, pericolosi predatori delle sue uova. Ecco perché qualcuno considera che l’axolotl si nel frattempo già estinto in natura.

Al contrario, ma è una magra consolazione, il numero di esemplari in cattività è molto alto. Infatti, da quando l’axolotl fu importato in Europa circa 160 anni fa (arrivò a Parigi nel 1864), l’uomo ha favorito la sua distribuzione nel vecchio continente come animale da compagnia da un lato e come animale da laboratorio, dall’altro. L’interesse scientifico nei confronti di questo anfibio rappresenta una storia importante che dura da oltre un secolo: un articolo pubblicato sul Journal of Experimental Zoology nel 2015 permette di ripercorrerne le tappe principali.

Da un lato seriamente minacciato di estinzione in natura, dall’altro molto apprezzato dal mondo scientifico e figura importante delle tradizioni locali, questo contrasto è oggi ancor più accentuato dal ruolo che l’axolotl sta assumendo in contesti particolari e inaspettati. Questo curioso animale è da qualche tempo presente in Minecraft, uno dei videogiochi che vanno per la maggiore tra gli appassionati del genere. Pare che la casa produttrice abbia inserito l’axolotl nel videogioco proprio a causa del rischio di estinzione, cosa che si era del resto già presentata con l’inserimento nel medesimo videogioco di un’altra specie simbolo, il panda.

La sua popolarità in Minecraft ha fatto fiorire gadget, video, profili Instagram eccetera in cui si dispensano curiosità e consigli su questo affascinante animale. Non tutte le informazioni legate all’axolotl di Minecraft sono corrette dal punto di vista biologico e, trattandosi di un videogioco, la cosa è piuttosto comprensibile: l’importante però è sempre poter distinguere tra finzione e realtà, in modo che la sua popolarità permetta all’axolotl di sopravvivere anche in natura e non solo in cattività e nei videogiochi.

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Salamandre, tritoni e axolotl: il mondo animale di Christian Bernasconi a Caracas

RSI Info 27.02.2025, 07:28

  • Caracas (Rete tre) - con Matteo Pelli e Nicolò Casolini
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