Continua a Farewell Split, in Nuova Zelanda, la battaglia per salvare il maggior numero possibile delle 416 balene pilota che si sono spiaggiate in una baia venerdì. Centinaia di persone hanno formato una catena umana per aiutare i mammiferi marini a tornare in acque sufficientemente profonde.
I volontari assistono e soccorrono le balene spiaggiatesi a Farewell Split
I volontari sarebbero riusciti nell’intento salvandone svariate decine ma molte di queste, poco dopo esser state riportate in mare hanno fatto dietrofront, rischiando di spiaggianrsi nuovamente.
Decine di persone tentano di "guidare" i cetacei salvati verso il mare aperto
L’L’azione degli attivisti è stata davvero rischiosa, essendoci pure un branco di squali bianchi non lontani dal punto dove si trovano le balene in difficoltà.
Già venerdì ne erano morte circa 300 poiché non si era riusciti a soccorrerle in tempo. Le altre sono state invece curate quando erano ancora sulla sabbia, bagnandole con impacchi fatti con lenzuola fradicie e getti d’acqua. In mattinata, l’alta marea e l’arrivo di un altro gruppo di balene pilota, che non ha perso l’orientamento come gli altri cetacei, ha facilitato il lavoro dei soccorritori, ma a Farewell Split la guardia resta alta.
AFP/Reuters/EnCa
RG 12.30 del 11.02.17: il servizio di Anna Valenti
RSI Info 11.02.2017, 16:30