Natura e Animali

Un nuovo ospedale veterinario a Cadempino

Quattro piani per ospitare fino a 100 animali al giorno. Tra i reparti: cardiologia, chirurgia, ortopedia. Ci sono anche le cure intense e il pronto soccorso, aperto di notte

  • 28 settembre 2023, 19:50
  • 29 settembre 2023, 15:33

Un nuovo ospedale per Fido e amici

Il Quotidiano 28.09.2023, 19:38

  • Ti press
Di: SEIDISERA/Red. MM

Clelia Sartori-Morel ci fa da guida. È amministratrice delegata della Trinità, il nuovo ospedale veterinario aperto a Cadempino, un ospedale su quattro piani che può ospitare fino a 100 animali al giorno, come un ospedale per umani ha tutti i reparti: anestesia, cardiologia, chirurgia, ortopedia, neurologia. Ci sono le cure intense e il pronto soccorso, aperto di notte e anche tre stanzette arredate con cura, ognuna con musica diversa, in cui passare gli ultimi momenti prima dell’eutanasia. “In più abbiamo la medicina alternativa: agopuntura, fisioterapia, meditazione (accompagnata con i proprietari che vogliono connettersi con i propri animali”.

La Trinità nasce dal sogno di Clelia Sartori Morel e nasce da una necessità. Dal Ticino per ottenere cure di questo tipo spesso è necessario spostarsi a Zurigo o a Varese. Cure che, facciamo notare, in regioni non così tanto lontane da noi non vengono neppure offerte agli umani. C’è la TAC e c’è la risonanza magnetica, strumenti diagnostici per cui altrove gli esseri umani devono aspettare 6, 9 o 12 mesi. Una situazione che vista da fuori, può anche sembrare strana. “Capisco benissimo. Guardi, non vorrei passare per quella che mette in primo piano gli animali rispetto agli esseri umani. Questa struttura aiuterà sì a guarire gli animali, ma so che le persone che hanno animali lo vivono tutte, è l’umano qui dentro che verrà aiutato, forse prima dell’animale”, spiega Sartori.

La Trinità, come spiega Clelia Sartori-Morel, non vuole fare concorrenza agli altri veterinari, anzi vuole fungere da supporto. Il sistema deve essere immaginato diversamente, con i veterinari che sono un po’ come dei medici di famiglia e che poi si rivolgono alla Trinità come se fosse una clinica specialistica. Capo clinica è Alessandro Rottoli. A lui, che è specializzato in oncologia veterinaria, chiediamo quanto è forte il rischio di umanizzare eccessivamente l’animale e di cadere nell’accanimento terapeutico. “Il rischio esiste, però sta sempre a due fattori: uno la coscienza del veterinario e soprattutto la parte umana, che è la dignità della vita dell’animale, la qualità della vita. Perché non è una gara a quanto vive, ma come”. L’Ospedale sarà attivo dal 2 ottobre.

SEIDISERA del 28.09.2023 Il servizio di John Robbiani

RSI Info 28.09.2023, 19:47

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