Tornano ad aumentare i turisti elvetici che scelgono l'arcipelago delle Canarie per una fuga invernale, in questa ennesima fine ondata Covid. Ma è in progressivo incremento anche il numero di chi decide di trasferirsi in pianta stabile nelle isole atlantiche. Non solo pensionati. Da qualche tempo, a gettonare le spiagge di Gran Canaria, Tenerife, Lanzarote e, soprattutto, Fuerteventura, ci sono anche giovani "nomadi digitali". E tra loro sono molti i ticinesi. Attratti dalle spiagge e da un clima unico, ma anche dal basso costo della vita e dalle numerose opportunità offerte a chi lavora in "smart working".
A Corralejo, la località più turistica di Fuerteventura, pullulano i co-working e i locali che offrono wi-fi e servizi a chi lavora da remoto. Una tendenza iniziata sul finire del 2020 e che sta interessando anche chi arriva dal Ticino. È il caso dello sviluppatore web Ivan Pellegatta e della sua compagna Ornella, che da Sant'Antonino sono partiti poco più di un anno fa, in piena pandemia. Oggi vivono a Fuerteventura e sono testimoni dell'esodo ticinese sull'isola.
A Gran Canaria, invece, da quasi mezzo secolo opera uno dei club svizzeri più antichi di Spagna. Quasi trecento membri, alcuni dei quali – anche qui – dal Ticino. Come l'imprenditrice Agnese Broggini, titolare del ristorante “Stazione” a Intragna. Il quartier generale del Club è al ristorante "Casita Suiza", gestito dalla chef Sandra Marty a Playa del Inglés. Specialità elvetiche nel cuore dell'Oceano Atlantico. La presidente del Club, Erika Schweizer è già in procinto di avviare i preparativi per il cinquantesimo anniversario del gruppo, che avrà luogo fra due anni, nel 2024.