“Quando ci sono nuove ragazze cerco sempre di integrarle nel gruppo e di coinvolgerle, perché quando guardo loro rivedo me stessa qualche tempo fa”. Manuela lavora da casa e quindi le mancano molti momenti di aggregazione: non ha colleghi con cui parlare del fine settimana appena trascorso, non ha un viaggio in treno durante il quale scambiare quattro chiacchiere con il vicino di posto. “Ero triste e demoralizzata”, ci dice. Michela, invece, spesso ha faticato a stringere amicizie a causa della sua timidezza. “Non mi sembra vero di avere finalmente una vita sociale”, ammette.
Entrambe hanno scoperto il gruppo Serendipity Girls su Facebook per caso. Ora hanno tante nuove amiche con cui uscire a cena, fare shopping o andare al cinema. Fare nuove conoscenze in Ticino, ci dicono diverse ragazze, è difficile perché tutti si conoscono fin da piccoli e tanti hanno amicizie di lunghissima data. “È come se non ci fosse posto per altri e per chi viene da fuori”, specifica Manuela.
Il concetto dietro a Serendipity Girls è semplice. Una volta iscritti online si può partecipare agli eventi organizzati, oppure proporre altre attività. Oltre al gruppo c’è anche una chat su whatsapp, in cui si chiacchiera quotidianamente. “A volte arriviamo a 800 messaggi in un giorno!”, esclama sorridendo Francesca. “È anche per questo che dico che le ragazze sono delle compagne di vita”. “Ho trovato delle Amiche, con la A maiuscola”, aggiunge Alessia.
“Siamo partite in poche due anni fa, oggi siamo oltre 630, di cui la metà attive”. Debora ha deciso di fondare questa pagina perché anche lei, a causa di un trasferimento da Mendrisio a Lugano, si è ritrovata da sola, senza sapere con chi uscire. “Navigando su Facebook mi sono accorta che tante persone erano nella mia situazione e che molte ragazze lanciavano appelli per trovare persone con cui andare semplicemente a mangiare una pizza”.
Trovare persone sincere con cui iniziare un’amicizia in una situazione strana e atipica come i social media è una scoperta felice e inaspettata, ci dice Debora, “è la serendipità”.
Sandy Sulmoni