29 settembre 1986: in edicola arriva un nuovo fumetto, Dylan Dog, con uno strano titolo: L'alba dei morti viventi. E’ un albo davvero insolito, per i lettori e per la Sergio Bonelli Editore, storica casa assai più famosa per gli albi di Tex. Dentro quel primo numero ci sono paura e orrore: i disegni di Angelo Stano narrano di cadaveri decomposti, di una bimba-zombie uccisa a pistolettate e di un’assassina che ha fatto fuori il marito come niente fosse. E poi c’è lui, il protagonista, Dylan Dog, londinese, 33 anni, un tempo alcolista, che si presenta come indagatore dell’incubo, come uno che di mestiere si occupa di “fantasmi, licantropi o vampire”.
Guida un Maggiolone Volkswagen bianco, suona il clarinetto e abita col sosia di Groucho Marx al 7 di un’improbabile strada di Londra, Craven Road, dove il campanello lancia un terrificante urlo di donna, “Uaaarrgh!” anziché il solito banale “Driin driin”.
La storia di Dylan
Va detto che ai lettori della Bonelli quella storia non piacque, tanto che il primo numero andò quasi invenduto, nonostante la bella copertina disegnata di un giovane Claudio Villa. In quel disegno Dylan si voltava di scatto per affrontare uno zombie che spuntava dalla terra, la pistola in mano e le maniche della camicia rossa arrotolate sulla giacca nera. “Fu una scelta mia per caratterizzarlo di più” spiega Villa, il disegnatore poi diventato il mitico copertinista di
Tex.
Pochi avrebbero scommesso allora che quel personaggio avrebbe potuto avere vita lunga, men che meno che durasse per 30 anni. E invece, dopo un periodo di assestamento, la creatura guadagnò lettori, anzi schiere di fedelissimi, e nel 1992 superò di slancio le 300'000 copie vendute, superando persino lo storico Tex. Dylan diventò così, e resta ancora oggi, uno strano fenomeno. Consacrato persino da Umberto Eco, che nel 1998, in un libro dal titolo Dylan Dog - Indocili sentimenti, arcane paure, affermò senza vergognarsi che lui poteva leggere solo tre cose per un giorno senza annoiarsi: una era la Bibbia, poi veniva Omero e infine il fumetto Dylan Dog. Fu la consacrazione finale di un classico che Bonelli ora celebrerà con l’uscita, il 29 settembre prossimo, del n. 361 di Dylan Dog, titolo Mater dolorosa. Da non perdere, visto che torneranno in scena tutti i personaggi principali della trentennale serie!
Claudio Moschin